sabato 26 ottobre 2013

La villa dei papiri di Ercolano

 


E’ stata inaugurata lo scorso 17 ottobre presso il Matadero di Madrid un’esposizione che parla d’Italia. Se ieri vi abbiamo parlato della pratica dei ‘caffè sospesi’ partenopei, quest’oggi rimanendo sempre in territorio campano vogliamo segnalarvi l’iniziativa nata dalla collaborazione tra la Casa Del Lector e il Museo d’Archeologia Virtuale di Ercolano: La VILLA DE LOS PAPIROS- La villa de Herculano y su papiros. Uno degli eventi più disastrosi dell’antichità come ben saprete è considerata l’eruzione del Vesuvio, che nel 79 a.C., sotto la dinastia Flavia, distrusse le città di Pompei e di Ercolano, che, sepolte sotto cumuli di materiale vulcanico, sono giunte quasi intatte fino ai giorni nostri . Le operazioni di scavo per una delle ville più importanti del nostro patrimonio archeologico, la villa dei Pisoni, iniziarono quasi per caso durante la costruzione di un pozzo nel 1750. I diversi scavi archeologici hanno portato alla luce un complesso di circa 90 sculture e soprattutto, scoperta eccezionale, circa 2000 rotoli di papiro, per lo più testi greci di filosofia epicurea ad opera di Filodemo di Gadara, oltre ad altri testi in latino, tra cui un De bello Actico che narra la guerra tra Marco Antonio e Cleopatra contro Ottaviano. Data l’enorme quantità di papiri rinvenuti, ben presto la villa dei Pisoni fu meglio conosciuta come la Villa dei Papiri. L’esposizione presentata al Matadero, commissionata e fortemete voluta da Carlos Garcia Gual e Niccolò Oddati, avvicina il lettore al mondo antico orientandolo su due linee guida. La prima parte dell’esposizione è tutta incentrata sulla lettura nell’antica Roma. Proprio in occasione della mostra per la prima volta potrete ammirare uno dei papiri più lunghi dell’antichità classica (tre metri circa), che proviene direttamente dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli. La seconda linea guida invece è tutta dedicata agli scavi archeologici, soffermandocisi sull’arte, sugli strumenti scientifici utilizzati e sull’editoria, con una mostra a riguardo. Hanno collaborato all’iniziativa la Biblioteca Nazionale e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la Real Academia de Bellas Artes de San Fernando (Madrid), il Museo Arqueológico Nacional (Madrid), Patrimonio Nacional (España) e il Museo de Ciencias Naturales-CSIC (Madrid). Viene così lanciato a chilometri e chilometri di distanza dal sito archeologico in questione, un bel messaggio di rivalutazione del nostro patrimonio archeologico, unico al mondo, martoriato dai frequenti crolli che lo investono e che ne attestano l’evidente stato di degrado. A circa tre mesi fa risale l’ultimo crollo a Pompei (la vasca di una fullonica in via Nola). Crollo sicuramente molto meno clamoroso di altri, come ad esempio quello della Schola Armatorum nel novembre 2010. Si tratta comunque di episodi che fanno riflettere sia sul patrimonio culturale di cui il nostro Paese dispone, (e che non sa gestire al meglio per trasformarlo in una fonte di reddito) che sulle misure da adottare per la sua migliore conservazione. Speriamo che il piano di gestione degli scavi per il 2013 imposto dall’ Unesco dia i suoi risultati.



Alla Casa del Lector, presso il Matadero, si può visitare la Mostra sulla Villa dei papiri di Ercolano.